In queste ultime settimane avrete sicuramente sentito parlare del risarcimento del colpo di frusta…terrorismo mediatico destinato a disincentivare le persone a rivolgersi ad agenzie competenti per affidare la gestione del sinistro stradale. Che sia entrata in vigore una nuova normativa è vero, e che tenda ad essere a favore delle assicurazioni è altrettanto vero! Cosa non vera è che non si ha più diritto al risarcimento in caso di distorsione rachide cervicale! La l. 24 del 2012 ha modificato in parte il Codice delle Assicurazioni Private, introducendo un diverso criterio di prova delle lesioni di lieve entità. Cosa significa? Significa che le vittime di incidenti stradali saranno risarcite purchè le lesioni vengano documentate da visite mediche ed esami strumentali che attestino l’esistenza del danno biologico permanente. colpo di frusta L’obiettivo di questa legge è combattere le truffe assicurative e ridurre così i costi che si sobbarcano le Assicurazioni, sperando poi che ciò possa portare benefici per il pagamento dei nostri amati premi assicurativi! Analizziamo insieme la riforma: la prima disposizione, riguardante le lesioni lievi, al comma 3-ter, integra il comma 2 dell’art. 139 del Codice delle assicurazioni: “In ogni caso, le lesioni di lieve entità, che non siano suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo, non potranno dar luogo al risarcimento per il danno biologico permanente.” La seconda disposizione parla di risarcimento a seguito di riscontro medico legale da cui risulti visivamente o strumentalmente accertata l’esistenza della lesione.Se intendessimo fare un po’ di dottrina su questa norma certo non si giungerebbe a un’interpretazione univoca. Le due disposizioni appaiono infatti ben poco chiare e coordinate tra loro, presentano un’evidente contraddizione terminologica. Nella prima disposizione, dunque il danno biologico è risarcito in presenza di un accertamento clinico strumentale obiettivo, nella seconda invece il medico legale che prima non era contemplato può valutare strumentalmente ma anche visivamente la sussistenza delle lesione. E quindi? L’alternativa “visibilmente” non fa forse venir meno la necessita’ dell’esame strumentale? Inoltre non è forse sminuito il lavoro di valutazione di un medico legale? La giurisprudenza dovrà fare il suo corso e quando una norma non è chiara come in questo caso c’è la tendenza a favorire la parte più debole, in questo caso il danneggiato… nel frattempo è compito di tutti gli studi di infortunistica di coalizzarsi per mantenere una linea comune nell’interesse del danneggiato. L’Aneis (Associazione Nazionale Esperti di Infortunistica), per sensibilizzare l’opinione pubblica ha annunciato una campagna presso i medici legali, il pronto soccorso e i medici di base al fine di ridurre i rischi d’interpretazioni fuorvianti circa il risarcimento. L’Aneis è, infatti, convinta che siamo di fronte a una vera e propria strategia di disinformazione, che nei fatti ha ridotto in modo indicativo le richieste di risarcimento. In caso d’incidenti stradali quindi è importante rivolgersi a una persona specializzata, esperta nel settore che abbia come primo obiettivo l’interesse del danneggiato! Questa riforma ha intensificato il lavoro dei professionisti che ora devono destreggiarsi sicuramente con una procedura più complessa per arrivare al risultato, ma nulla di impossibile! Perciò cari lettori non abbiate timore ad esercitare i vostri diritti! E.L.